Come siam bravi quaggiù, Resta così o sistema solare) ha lavorato a lungo con il Teatro Stabile di Trieste, dove sono stati messi in scena i suoi primi testi: Pinocchio minore – favola perbene con i burattini di carne, 1964 e Gorizia 1916 – documentario per il teatro sulla prima Guerra Mondiale. Nel 1968 Franceschi fonda insieme a Dario Fo, Franca Rame, Nanni Ricordi, Nuccio Ambrosino, Paolo Ciarchi e Massimo De Vita l’Associazione Nuova Scena, che in collaborazione con l’ARCI dà vita a un circuito teatrale alternativo, un primo passo per il “decentramento teatrale” che interesserà da lì in avanti la maggior parte delle regioni italiane. Dopo la rottura con Dario Fo, del 1970, Franceschi rimane alla guida dell’Associazione spostandone la sede a Bologna. Nell’arco della sua carriera ha lavorato per i principali Teatri Stabili Italiani: Genova, Torino, Friuli Venezia-Giulia, Bologna, Roma ed anche per ERT-Emilia Romagna Teatro, Teatro Biondo di Palermo, Piccolo di Milano. All’estero ha collaborato con la Comédie de Genève. Nel 2002 scrive la sceneggiatura per il film Scacco pazzo tratto da una sua commedia, in cui interpreta anche il ruolo di Valerio. Nel 2004 ha interpretato il ruolo di Eugenio Faoni nel film La febbre diretto da Alessandro D’Alatri. Ha al suo attivo interpretazioni di alto livello, tra le quali: Tartufo nell’omonima commedia di Molière, Edipo (Edipo Re di Sofocle), Borkman (John Gabriel Borkman di Ibsen); ha vinto numerosi premi: tre “Ubu”, rispettivamente nel 1999, 2006, 2010; vanta collaborazioni con registi italiani ed europei (Benno Besson, Sandro Bolchi, Luca Ronconi …). Alcuni suoi testi rappresentati in tutta Europa (Pinocchio minore, Un sogno di sinistra, Il Cappotto) fanno di Franceschi un grande protagonista della drammaturgia italiana. Grazie alla sua notevole esperienza può essere considerato un punto di congiunzione fra il teatro del passato e la scena di oggi. Martedì 4 aprile all’Arena del Sole Franceschi andrà in scena insieme a Laura Curino nella prima di L’esecuzione, dramma di cui è anche autore, con la regia di Marco Sciaccaluga. Ambientato in una prigione, il testo racconta l’ultimo giorno di vita di un disertore condannato a morte che, grazie all’intervento di una misteriosa guardiana, affoga la propria memoria in ricordi e rimpianti per smorzare l’assillante attesa della punizione. I protagonisti si raccontano le loro ansie e i loro sentimenti più profondi in una dimensione surreale, mettendosi completamente a nudo e scoprendo così le dolorose ferite del passato. L’esecuzione è una grande metafora che racchiude tutto il nostro tormentato presente; obiettivo di Vittorio Franceschi è analizzare come i mass media ci bombardino in continuazione con notizie di crimini e violenze, invitandoci al contrario col tearo a vedere come la poesia possa essere un’arma per il riscatto e una possibile liberazione dai mali del mondo odierno. Lo spettacolo sarà in cartellone dal 4 al 14 e dal 18 al 21 aprile. Ulteriori informazioni >> Il testo integrale http://www.vittoriofranceschi.com/testi_lesecuzione_italiano.html >> Arena del Sole di Bologna
Francesco Salvucci
]]>L'autore
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Redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee.