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Things a Person is Supposed to Wonder: Bridget Moser al Raum

di Altre Velocità

Raum) di Bologna è andata in scena la prima italiana di Things a Person is Supposed to Wonder, performance dell’artista canadese Bridget Moser basata sul tabù del fallimento nella società odierna. Apparentemente frutto di improvvisazione, queste opere sono in realtà accuratamente scritte, degli ibridi che fanno uso di bizzarre interazioni con oggetti inanimati decontestualizzati dal loro uso quotidiano (la ciambella di un water, un appendiabiti, un tappetino, uno stura-lavandini). La Moser propone sketch accuratamente ideati con oggetti di uso quotidiano per far riflettere gli spettatori su emozioni come la pazienza, la rabbia, il cambiamento… Lo stesso titolo Things a Person is Supposed to Wonder, simile ad una rubrica di un giornale qualunque, racchiude l’essensa stessa della performance. Vi proponiamo una cronaca per immagini [WPGP gif_id=”1064″ width=”600″] [WPGP gif_id=”1067″ width=”600″] [WPGP gif_id=”1069″ width=”600″] [caption id="attachment_1056" align="alignnone" width="850"] Il fallimento bussa alla porta[/caption]   [caption id="attachment_1057" align="alignnone" width="850"] Due degli oggetti usati nelle performance[/caption] [caption id="attachment_1058" align="alignnone" width="850"] Due degli oggetti usati nelle performance[/caption]   [caption id="attachment_1059" align="alignnone" width="850"] La battaglia con l’appendiabiti[/caption]   [caption id="attachment_1060" align="alignnone" width="850"] La battaglia con l’appendiabiti[/caption]   [caption id="attachment_1061" align="alignnone" width="850"] Un altro tragicomico-fallimento[/caption]]]>

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