Dal 25 settembre al 4 ottobre 2020 si è svolta a Forlì la prima parte del festival internazionale di arti dal vivo Ipercorpo che, giunto alla sua 17^ edizione, si è presentato al pubblico con un formato espanso. Tempo reale è la parola-guida che ha dato il titolo alla programmazione del festival: un’esortazione ad abitare la materialità del tempo dilatandone la forma, ma anche a ripensare l’organizzazione delle arti dal vivo durante la pandemia.
Il primo capitolo di Ipercorpo, cui seguirà un secondo a maggio 2021 con gli ospiti internazionali, si è svolto negli spazi dell’Ex Atr e dell’Ex Gil in due weekend, intrecciando gli spettacoli e i focus monografici sul lavoro dei singoli artisti in una programmazione curata da Claudio Angelini, Valentina Bravetti e Mara Serina. Un “corpo a corpo” vissuto, nella prima settimana, con i “paesaggi coreografici” di gruppo nanou, le immagini incarnate di Paola Bianchi (Teatro Akropolis) e il teatro “senza spettatori” di Muta Imago; e nella seconda con le assenze evocate di Francesca Foscarini, le sperimentazioni cinetiche di Luna Cenere e le distopie corporali di Anna Basti e Chiara Caimmi. Altre Velocità ha raccontato le giornate del festival attraverso reportage e interviste, che restituiscono uno sguardo sui linguaggi portati in scena e sulle riflessioni generate dagli incontri con il pubblico.
Centrale, nell’esperienza di Ipercorpo, rimane la questione che ruota intorno alla presenza e alla possibilità di restituire, in teatro come a scuola, la pregnanza delle relazioni regolamentate dal distanziamento sociale, espandendo e moltiplicando i luoghi dell’incontro.
Indice
«Dilatare i tempi, moltiplicare lo sguardo». Intervista ai direttori di Ipercorpo
di Francesco Brusa
gruppo nanou: ipotesi di con-scrittura
di Francesco Brusa
Lo spettatore non esiste. Senza quinte né scena di Muta Imago
di Francesco Brusa
L’attrito del movimento: Paola Bianchi e Teatro Akropolis
di Francesco Brusa
Il pezzo in più. Alcune coreografie di Francesca Foscarini
di Lucia Oliva
Corpi gemelli. Due sguardi su Twin di Luna Cenere
di Lucia Oliva e Ilaria Cecchinato
Abitare un’idea attraverso il corpo. Intervista a Francesca Foscarini
di Ilaria Cecchinato, Lucia Oliva e Vittoria Majorana
Di luce e corpo. Intervista a Luna Cenere
di Ilaria Cecchinato e Vittoria Majorana
La giusta distanza: quando l’arte risponde alla pandemia ripartendo dalla scuola
di Agnese Doria
In disequilibrio. Intervista a Anna Basti e Chiara Caimmi
di Ilaria Cecchinato e Vittoria Majorana
L'autore
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Redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee.