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Per farla finita col teatro? Incontro e assemblea a partire dalla rivista “La Falena”

di Altre Velocità

Lunedì 17 aprile 2023, dalle ore 15:30 alle 19:00 al DAMSLab (piazzetta Pasolini 5/b, Bologna). Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Dopo la pandemia, da più parti si sperava che la ripresa delle attività potesse essere accompagnata da una riflessione più ampia sul sistema teatrale e sul senso del fare teatro oggi. Così non è stato, se non in piccola parte o in modo individuale. A vecchi vizi e cattive pratiche si sono aggiunti la nevrosi del tempo perduto, un preoccupante calo di risorse e la diffusa percezione di vivere un momento di dismissione generale. Nell’ultimo numero della rivista La Falena, il dossier “Al buio” racconta il disinteresse della politica, l’insensata iper-produttività, le forme di attivismo politico che rischiano di scivolare nella moda, l’incertezza dei festival, le perplessità sul binomio welfare-cultura, ma anche gli sforzi culturali e artistici per proseguire con lavori di qualità. Adesso però sentiamo l’urgente necessità di una condivisione più ampia.

Per questo, sul prossimo numero della rivista pubblicheremo 100 contributi frutto di un’inchiesta ad ampio raggio che vuole coinvolgere artiste e artisti, compagnie, gruppi, operatori teatrali e critici, spettatori e spettatrici con l’intento di far emergere tutto quello che oggi ci sembra non più tollerabile, meschino e inutile. Per farla finita col teatro.

Parlando fra amici e colleghi, qualcuno prima o poi si lascerà scappare che “così non si può andare avanti”. Eppure eccoci sempre qui, a rimboccarci le maniche delle nostre inesauribili persuasioni. Dunque vi chiediamo: se volessimo farla finita col teatro, con certe idee e consuetudini che ci hanno portato fin qui, da dove inizieremmo? 

Non si tratta però di raccogliere un cahier de doléance ma di un vero e proprio grido d’allarme di fronte a una situazione che ci sembra insostenibile e ci fa perdere di vista il senso stesso del teatro oggi: che senso ha continuare col teatro? Dopo due tremendi anni di pandemia perché il teatro? Quando gran parte delle nostre vite, dal lavoro alla socialità, si svolgono nel mondo virtuale, perché il teatro? Di fronte alle tragedie delle guerre sempre gravi e sempre più vicine perché il teatro? Quando i media ci ricordano quotidianamente che il punto di non ritorno è stato superato e ci avviciniamo inesorabilmente alla fine del mondo perché il teatro? Quando il partito più grande del nostro paese è composto da cittadini che hanno deciso di non andare più a votare, perché il teatro? Quando le istituzioni non di rado ripetono che in questo momento “ci sono cose ben più gravi a cui pensare” perché il teatro? Di fronte a una popolazione sempre più stanca e distratta perché il teatro? Se è così difficile coinvolgere nuovo pubblico, perché il teatro? Dunque come farla finita col teatro e perché, in fin dei conti, non farlo?

Vorremmo discutere pubblicamente di questi temi anche attraverso una serie incontri, delle vere e proprie “assemblee del teatro” dove presentare la rivista ma anche raccogliere contributi e pensieri per il nuovo numero, in uscita a giugno 2023.

Partecipano: Roberta Paltrinieri (Università di Bologna), Gerardo Guccini (Università di Bologna), Lorenzo Donati (Università di Bologna), Alberto Cassani (Commissione teatro MIC), Massimiliano Civica (direttore Teatro Metastasio), Maddalena Giovannelli (Università di Lugano), Rossella Menna (Accademia Belle Arti Brera), Rodolfo Sacchettini (Università di Firenze), Alessandro Iachino (Stratagemmi), Alex Giuzio e Ilaria Cecchinato (Altre Velocità), Marco Valerio Amico (gruppo nanou), Enrico Baraldi e Nicola Borghesi (Kepler-452), Alessandro Berti, Micaela Casalboni (Teatro dell’Argine), Mariano Dammacco, Oscar De Summa, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi (Ateliersi), Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti (Archivio Zeta), Stefano Tè (Teatro dei Venti)

Programma

15.30
Introduzioni e saluti: Roberta Paltrinieri (Università di Bologna); Lorenzo Donati, Massimiliano Civica (direttore Teatro Metastasio)
Prima parte: nodi e temi dal dossier Al buio: arte e servizio pubblico (Rossella Menna, Accademia di Belle Arti Brera); cosa farsene di un festival? (Rodolfo Sacchettini, Università di Firenze); il buio che non vogliamo guardare: gli altri (Alessandro Iachino, Stratagemmi); frammenti di una nuova generazione teatrale (Alex Giuzio e Ilaria Cecchinato, Altre Velocità).

16.30
Nuove cantine o nuove istituzioni? Maddalena Giovannelli (Università di Lugano),  Gerardo Guccini (Università di Bologna)

17.00
Per farla finita col teatro? Tavola rotonda a partire dai nodi emersi e inchiesta per il nuovo numero. Con Marco Valerio Amico (gruppo nanou), Enrico Baraldi e Nicola Borghesi (Kepler-452), Alessandro Berti, Micaela Casalboni (Teatro dell’Argine), Mariano Dammacco, Oscar De Summa, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi (Ateliersi), Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti (Archivio Zeta), Stefano Tè (Teatro dei Venti)

18.30
Conclusioni e riflessioni. Lorenzo Donati con Alberto Cassani (Commissione Teatro MIC), Gerardo Guccini e Massimiliano Civica.

Per farla finita col teatro? rientra nell’ambito delle attività del progetto di ricerca del Dipartimento delle Arti Teatri dopo il distanziamento. Mutamenti istituzionali, progettuali e dei linguaggi a effetto della realtà pandemica, a cura di Lorenzo Donati, tutor prof. Gerardo Guccini.

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