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Home vs house. Atlas of Transition Biennale, 1-10 marzo

di Altre Velocità

HOME: a differenza di “house”, il termine home non indica l’edificio materiale in cui si vive, è la casa come ambiente familiare, come insieme di relazioni, come luogo in cui sentirsi accolti, come nido, come identità.

HOME: Possono essere l’arte e il teatro in grado di trasformare in accogliente una realtà inospitale? Se la risposta è sì, in che direzione dovranno muoversi per essere efficaci? Dal 1 a 10 Marzo la città di Bologna si convertirà in un laboratorio di incontro in occasione del festival HOME, secondo appuntamento del progetto triennale internazionale Atlas of Transitions. Questa iniziativa coinvolge da una parte artisti e performer provenienti da tutto il mondo e dall’altra la cittadinanza bolognese, con i suoi vecchi residenti e i suoi nuovi arrivati. Il tentativo è quello di interrogarsi sulle trasformazioni culturali connesse al fenomeno migratorio per rovesciare i luoghi comuni e l’ostilità di cui si nutre il discorso pubblico attuale. L’obiettivo, quello di generare legami e relazioni di responsabilità duraturi che nascano dal dibattito attivo tra le diversità coinvolte nello spazio urbano: istituzioni culturali (tra cui, il titolare del festival Emilia Romagna Teatro, alcuni teatri di Bologna e l’università con il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna e DAMSLab – Dipartimento delle Arti ), comunità straniere, mediatori culturali e cittadini bolognesi.
Durante i dieci giorni di festival, per la curatela di Piersandra Di Matteo, si svolgeranno eventi di diversa natura: incontri, seminari, concerti, spettacoli, installazioni, feste e conferenze con lo scopo di interrogarsi su cosa sia davvero il sapere e su chi lo detenga. Sicuramente da segnalare tanto l’importanza dell’orizzonte femminile con la presenza di numerose artiste provenienti dall’Africa subsahariana, dall’America Latina e dall’Europa; così come quello transgenerazionale, con la volontà di aprire le attività a tutte le fasce d’età.

HOME: affronta l’idea di casa con tutte le ambiguità che porta con sé, dando voce a esperienze artistiche profondamente radicate nella memoria dei loro autori, capaci di trasformare la propria arte in una casa. È a partire dall’incontro con queste diversità che si può tentare un primo passo nella ricostruzione di un nuovo tipo di cittadinanza, che non stia scomoda e stretta in una “house”, ma che condivida consapevole una “home”.

Programma e informazioni

bologna.emiliaromagnateatro.com/atlas-of-transitions-biennale-home/

Emma Pavan

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