Gentili professori e professoresse, maestre e maestri, insegnanti tutti, è partito questo anno scolastico che si preannuncia tutto nuovo, tra nuove norme comportamentali e un distanziamento inedito con il quale dovremo confrontarci.
Le brochure in calce a questo testo delineano le attività di Altre Velocità così come le avevamo pensate “pre-pandemia”, quando cioè si poteva andare a teatro insieme per vedere spettacoli dedicati alle scuole in matinée. Pare che questo scenario sia momentaneamente mutato: rimane la programmazione teatrale serale per le scuole superiori, ma per la scuola primaria e secondaria di primo grado, attualmente, sul territorio della città metropolitana di Bologna mancano le programmazioni dedicate.
Che fare? Come riuscire a far parlare ancora il teatro, senza andarci? I ragazzi, in questo momento storico, hanno davvero ancora bisogno della parola teatrale? In questi mesi, queste sono state alcune delle domande che ci siamo posti collettivamente, come gruppo che da quindici anni si occupa di educazione allo sguardo all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, non solo Bologna ma in tutta l’Emilia-Romagna.
Abbiamo pensato di fronteggiare quest’anno provando a dedicarci a una nuova sfida: impegnarci nell’educazione all’ascolto come prodromica all’educazione allo sguardo che normalmente affrontiamo. Ma in che modo mantenere viva la fiamma del teatro? Per ogni ordine scolastico abbiamo pensato di selezionare dei radiodrammi che potessero parlare ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze. Questo prevede una nostra presenza in aula, seppure in assenza di visione teatrale. Ci duole che venga a mancare l’esperienza collettiva della visione di uno spettacolo, ma questo lavoro desidera arrivarci solo con un giro più ampio, avendo l’occasione di arricchire il percorso di un tassello importante anche per la visione: l’ascolto.
Buon anno scolastico a tutte e a tutti, che sia un anno di sfide fertili e floridi raccolti.
Brochure
L'autore
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Classe 78, veneta di nascita e bolognese d’adozione, si laurea in lettere e filosofia al Dams Teatro e per alcuni anni insegna nelle scuole d'infanzia di Bologna e provincia e lavora a Milano nella redazione di Ubulibri diretta da Franco Quadri. Dal 2007 è giornalista iscritta all’ordine dell’Emilia-Romagna. Ha collaborato con La Repubblica Bologna e l’Unità Emilia-Romagna scrivendo di teatro e con radio Città del Capo.