Ogni mese, la nostra rubrica Notizie teatrali dal mondo prova a indagare, in modo sintetico e senza pretese di esaustività, lo “stato generale” delle pratiche teatrali a livello internazionale raccogliendo notizie dalle scene di vari paesi prestando attenzione sia a eventi più “istituzionali” che a esperienze marginalmente significative, nella speranza che aprano brecce su mondi e contesti spesso a noi poco conosciuti.
Iniziative e conferenze
Il 19 novembre si è svolta l’iniziativa “Notte dei teatri” che ha coinvolto numerose strutture di 11 diversi paesi d’Europa.
> Per approfondire:
European Theatre Night (sito ufficiale, in inglese)
A Londra, su iniziativa del Park Theater, nasce il “New Scheme”, una nuova forma di collaborazione fra professionisti teatrali, cinematografici e tv. L’iniziativa si propone di far sorgere contaminazioni inedite fra figure che condividono “simili competenze creative”.
> Per approfondire:
Park Theatre launches partnership with film and TV directors (da The Stage, in inglese)
A Mosca, presso il centro Gogol, si è tenuto nel mese di novembre il primo forum nazionale dei teatri indipendenti. Durante l’arco di tre giorni, si sono susseguiti laboratori, discussioni aperte e masterclass con l’intento di favorire una maggiore collaborazione fra i teatri non-statali e far fronte in modo condiviso a problemi comuni.
> Per approfondire:
В Москве открылся Форум независимых театров (da TvKultura, in russo)
In Inghilterra è stato messo a punto e pubblicato un report sulle condizioni lavorative dei professionisti teatrali con figli, che rileva come spesso la genitorialità sia fonte di problematiche e discriminazioni nel settore. Nel report sono inoltre contenute proposte per migliorare la situazione attuale, che prevedono l’istituzione di “asili aziendali” nelle stesse strutture sceniche.
> Per approfondire:
Theatre workers with children face ‘damaging’ discrimination, report claims (da The Stage, in inglese)
Lo stato della crisi
In Gran Bretagna vengono confermate le preoccupazioni finanziarie espresse già a luglio (che avevamo riportato qui), per cui il budget per progetti culturali a disposizione di Creative Scotland avrebbe potuto subire dei tagli in seguito al Brexit. È stata infatti resa ufficiale questo mese la riduzione di 100.000 sterline per la stagione 2017/2018.
> Per approfondire:
Creative Scotland faces £500k cut in Scottish budget (da The Stage, in inglese)
Brexit could cost London millions in arts funding, warns Labour’s Tom Watson (da The Stage, in inglese)
A Buenos Aires, il centro culturale della memoria Haroldo Conti rischia la chiusura e protesta contro il mancato finanziamento delle proprie attività. Fondato nel 2008, il centro si è occupato di promozione dei diritti umani e ha sempre offerto spettacoli, laboratori, corsi e conferenze in forma gratuita grazie a un fondo destinatogli dal segretariato per i Diritti Umani e per il Pluralismo Culturale della Nazione. Tuttavia, con la recente nomina a segretario della controversa figura di Claudio Avruj, tale fondo è stato definito “sovrastimato” e i finanziamenti risultano all’oggi bloccati, mettendo in pericolo la sopravvivenza della struttura.
> Per approfondire:
Contra el vaciamiento de la memoria (da Página/12, in spagnolo)
Teatri nello spazio degli scontri
Ha creato un forte scalpore mediatico il messaggio lanciato dagli attori del musical Hamiltonnei confronti dell’amministrazione Trump, letto il 19 novembre sul palco di Broadway alla presenza del neoeletto vicepresidente Mike Pence. Al termine dello spettacolo, l’attore Brandon Victor Dixon ha infatti preso la parola rivolgendosi a Pence e dichiarando: «Noi, signori, siamo l’America variegata, preoccupata e timorosa che la vostra nuova amministrazione non proteggerà noi, il nostro pianeta, i nostri figli, i nostri genitori, e che non ci difenderà e non sosterrà i nostri diritti inalienabili […] ». Dal canto suo Trump ha criticato il gesto, definendolo una “molestia” verso il vicepresidente degli Stati Uniti.
> Per approfindire:
Il messaggio del cast di “Hamilton” a Mike Pence (da Il Post, in italiano)
In Zimbabwe, nella città di Harare, la compagnia Edzai Isu Trust ha intrapreso una campagna per il recupero di un ampio ponte pedonale dell’area, recentemente reso inagibile dall’incuria, stabilendovi anche una sede teatrale. Il progetto si propone di coniugare la pratica scenica con iniziative di educazione civica e riqualificazione urbana.
> Per approfondire:
Theatre paBridge takes shape (da The Herald, in inglese)
Terrorismo
In Kenya alcuni membri della compagnia di teatro itinerante Pearls Quality Edutainment sono rimasti vittime di un attacco terroristico compiuto dal gruppo somalo al-Shabab. La compagnia si trovava in una scuola nella città di Mandera per esibirsi davanti agli studenti all’interno di un progetto formativo.
> Per approfondire:
‘Al-Shabab attack’ on Kenyan town Mandera kills 12 (da BBC, in inglese)
L'autore
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Giornalista e corrispondente, scrive di teatro per Altre Velocità e segue il progetto Planetarium - Osservatorio sul teatro e le nuove generazioni. Collabora inoltre con il think tank Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, occupandosi di reportage relativi all'area est-europea.