Dove viviamo? Cosa stiamo facendo?
Domande esistenziali che sarebbe meglio schivare per non sprofondare nell’abisso dei nostri errori. Ma se te le poni in compagnia di Teresa Mannino, trovare le risposte è un divertimento; un po’ perché la sana ironia dell’attrice siciliana è efficace, un po’ perché Sento la terra girare, andato in scena al Teatro Celebrazioni, è un invito ad agire di fronte alla presunzione umana che vuole cambiare il mondo, senza però fare i conti con chi è nato molto prima di noi: la natura e il tempo.
In un’ora e mezzo di spettacolo si passa dal basso costo del pollo alla celiachia, dallo spreco del cibo al compulsivo consumismo, dalle isole di plastica alle temperature, esagerate e sempre inappropriate, dei negozi. Problematiche serie che Teresa Mannino rende leggere e piacevoli da affrontare grazie alla sua solarità, brillantezza e vivacità.
Sento la terra girare è la messa in scena di ciò che sta avvenendo mentre noi siamo impegnati a fare altro, è la messa in scena di ciò che non sappiamo e non vediamo. O, meglio, non vogliamo vedere. Ad esempio, le rughe della donna cinquantenne ci sono a prescindere dalla luce che penetra nella camera! Ed è inutile sentirsi giovani quando il nostro orologio biologico segna un’ora diversa da quella che vorremmo.
Teresa Mannino prende in giro e si prende in giro ridendo di noi e con noi. Il palco sembra la sua casa tanto che cammina anche scalza e si sente accolta e amata da un pubblico calorosissimo che ride per tutto lo spettacolo. E non a torto. L’accento siciliano della Mannino incanta, la sua analisi delle slabbrature umane è frizzante e mai accusatoria. In modo spiritoso, mostra come il mondo sta andando a rotoli fornendo informazioni vere, aride di ottimismo o positività, ma accuratamente ironiche. Naturalmente non mancano battute sulla sua amata Sicilia o sull’intelligenza degli uomini, topics a cui l’attrice palermitana non riesce mai a rinunciare.
Come in televisione, anche in teatro la Mannino convince, anzi, stupisce. Certo è che assistere a uno spettacolo, sul divano, di fronte al grande schermo piuttosto che a teatro, in platea, è ben diverso. Specialmente con la Mannino, che, per tutto lo show, coinvolge il suo pubblico, con spiglio, attraverso domande a cui lo spettatore in sala risponde, divertito ed emotivamente partecipe.
Strategia avvincente, l’interazione: il pubblico si sente protagonista anche se in realtà non lo è affatto; infatti, la vera e unica stella di Sento la terra girare è Teresa Mannino, senza alcun dubbio. È lei che misura i tempi di una risata o di una pausa come un cronometro, è lei che sa gestire il suo corpo perfettamente, anche se appare muoversi in modo goffo e disinvolto. Tattica acuta! In questo modo lo spettatore si sente vicino all’attrice che non è vista come un mito ma come “una di noi”; e non percepisce la distanza, la conoscenza, la vita che lo separa da questa “self made woman”, che mette a proprio agio e si dona affinché il suo pubblico non si vergogni, si senta libero di ridere e, soprattutto, assimili le informazioni, esposte con ironia, desunte da quel che non si direbbe: tanto studio. Tanto studio che si cela anche dietro alle sue espressioni buffe e ai suoi movimenti apparentemente impacciati. Con la Mannino nulla è lasciato al caso, neppure la naturalezza. Ogni parola, ogni durata, ogni gesto sono calibrati. Tranne che la risata del pubblico!
Di qualsiasi cosa si tratti, la Mannino ci sa fare. Sa far ridere. E non importa se sei un bambino, se sei un adulto, se sei felice, se sei triste o se sei malinconico, perché la Mannino conquista tutti! Sento la terra girare ne è la dimostrazione; e alla fine dello spettacolo, per quanto si ride, senti la testa girare!
Domande esistenziali che sarebbe meglio schivare per non sprofondare nell’abisso dei nostri errori. Ma se te le poni in compagnia di Teresa Mannino, trovare le risposte è un divertimento; un po’ perché la sana ironia dell’attrice siciliana è efficace, un po’ perché Sento la terra girare, andato in scena al Teatro Celebrazioni, è un invito ad agire di fronte alla presunzione umana che vuole cambiare il mondo, senza però fare i conti con chi è nato molto prima di noi: la natura e il tempo.
In un’ora e mezzo di spettacolo si passa dal basso costo del pollo alla celiachia, dallo spreco del cibo al compulsivo consumismo, dalle isole di plastica alle temperature, esagerate e sempre inappropriate, dei negozi. Problematiche serie che Teresa Mannino rende leggere e piacevoli da affrontare grazie alla sua solarità, brillantezza e vivacità.
Sento la terra girare è la messa in scena di ciò che sta avvenendo mentre noi siamo impegnati a fare altro, è la messa in scena di ciò che non sappiamo e non vediamo. O, meglio, non vogliamo vedere. Ad esempio, le rughe della donna cinquantenne ci sono a prescindere dalla luce che penetra nella camera! Ed è inutile sentirsi giovani quando il nostro orologio biologico segna un’ora diversa da quella che vorremmo.
Teresa Mannino prende in giro e si prende in giro ridendo di noi e con noi. Il palco sembra la sua casa tanto che cammina anche scalza e si sente accolta e amata da un pubblico calorosissimo che ride per tutto lo spettacolo. E non a torto. L’accento siciliano della Mannino incanta, la sua analisi delle slabbrature umane è frizzante e mai accusatoria. In modo spiritoso, mostra come il mondo sta andando a rotoli fornendo informazioni vere, aride di ottimismo o positività, ma accuratamente ironiche. Naturalmente non mancano battute sulla sua amata Sicilia o sull’intelligenza degli uomini, topics a cui l’attrice palermitana non riesce mai a rinunciare.
Come in televisione, anche in teatro la Mannino convince, anzi, stupisce. Certo è che assistere a uno spettacolo, sul divano, di fronte al grande schermo piuttosto che a teatro, in platea, è ben diverso. Specialmente con la Mannino, che, per tutto lo show, coinvolge il suo pubblico, con spiglio, attraverso domande a cui lo spettatore in sala risponde, divertito ed emotivamente partecipe.
Strategia avvincente, l’interazione: il pubblico si sente protagonista anche se in realtà non lo è affatto; infatti, la vera e unica stella di Sento la terra girare è Teresa Mannino, senza alcun dubbio. È lei che misura i tempi di una risata o di una pausa come un cronometro, è lei che sa gestire il suo corpo perfettamente, anche se appare muoversi in modo goffo e disinvolto. Tattica acuta! In questo modo lo spettatore si sente vicino all’attrice che non è vista come un mito ma come “una di noi”; e non percepisce la distanza, la conoscenza, la vita che lo separa da questa “self made woman”, che mette a proprio agio e si dona affinché il suo pubblico non si vergogni, si senta libero di ridere e, soprattutto, assimili le informazioni, esposte con ironia, desunte da quel che non si direbbe: tanto studio. Tanto studio che si cela anche dietro alle sue espressioni buffe e ai suoi movimenti apparentemente impacciati. Con la Mannino nulla è lasciato al caso, neppure la naturalezza. Ogni parola, ogni durata, ogni gesto sono calibrati. Tranne che la risata del pubblico!
Di qualsiasi cosa si tratti, la Mannino ci sa fare. Sa far ridere. E non importa se sei un bambino, se sei un adulto, se sei felice, se sei triste o se sei malinconico, perché la Mannino conquista tutti! Sento la terra girare ne è la dimostrazione; e alla fine dello spettacolo, per quanto si ride, senti la testa girare!
Marta Costantini
]]>L'autore
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Redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee.