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turn on your ears
grafica di Marco Smacchia

Turn on your ears – II edizione

di Altre Velocità

Un anno fa alle soglie dell’autunno, al sopraggiungere di quella frenesia da nuovi inizi, incaute speranze e sconsiderate promesse, Altre Velocità ha chiuso gli occhi e aperto le orecchie con l’intento di indagare quello che è parso un vivace riavvicinamento delle arti sceniche alla narrazione audio. È nato così “Turn on your ears”, un contenitore di azioni diversificate dedicato interamente al teatro da ascoltare. Ora il progetto riprende con una più ricca e articolata seconda edizione, ma molte cose sono cambiate nel frattempo ed è il momento di rinnovare le domande, rivedere i presupposti.

Se fra il 2020 e il 2021, con le urgenze dettate dalla pandemia e l’esplosivo successo del podcasting, la produzione di audiodrammi è stata – se non consistente – quantomeno significativa, a fronte di un 2022 che ha ripristinato gli equilibri e una stagione che si apre all’insegna della “normalità” per lo spettacolo dal vivo, la sperimentazione sui nuovi formati per il teatro appare scemata se non, in alcuni casi, addirittura rientrata. Dall’altra parte, invece, i podcast continuano la loro espansione, al limite di una inevitabile iper-produzione e omologazione stilistica, e di audio-fiction si comincia a sentirne parlare anche in Italia, dove da poco son emersi produttori, spazi e pubblici.

In questo scenario mutato e in continua trasformazione, dunque, che fine ha fatto il teatro per le orecchie? L’interesse per il recupero dell’audio come “palcoscenico invisibile” è stato solo un fugace e disperato tentativo di sopravvivenza? Cosa distingue un audiodramma da un’audio-fiction oggi, quali i punti di contatto o le eventuali ibridazioni?

Nella ferma convinzione che le possibilità creative date dall’incontro tra scena e audio non si siano esaurite nella mera risposta all’emergenza, che molte delle potenzialità siano ancora inesplorate e che – seppur diminuiti – gli esperimenti di audio-teatro non siano scomparsi, Altre Velocità riprende l’indagine attorno all’audiodramma e all’audio-fiction con l’obiettivo non più soltanto di mappare le produzioni più significative, ma anche di andare a fondo del fenomeno della narrazione audio contemporanea.

Riparte dunque il notiziario dell’ascolto AF- Altre Frequenze, in una veste arricchita di contenuti di approfondimento, analisi e interviste ad autori, teatranti, studiosi e podcaster. Oltre all’esplorazione della scena invisibile, Altre Velocità torna inoltre a utilizzare il mezzo radiofonico e podcast per il racconto critico del teatro, dando continuità alla serie Sulle tracce di…, dedicato ai maestri della scena, e aggiungendo lo speciale Corpo alle ombre sui musicisti che compongono per il teatro. Riprende inoltre una pratica di lungo corso per l’associazione, le Talk Radio Live, incontri radiofonici dal vivo, fruibili in presenza, trasmessi in diretta e registrati per essere diffusi sul web o sulle emittenti locali e nazionali.

Il progetto si concluderà a dicembre con la seconda edizione di Turn on your ears – Dialoghi e ascolti attorno all’audio-fiction, un momento aperto alla cittadinanza volto a raccogliere gli stimoli e le riflessioni dell’intero percorso. L’evento quest’anno prevede un’intera giornata di workshop di drammaturgia sonora, tavole rotonde, ascolti commentati e incontri con artisti, podcaster, studiosi ed esperti. I dialoghi saranno costruiti come una puntata radiofonica in cui il pubblico potrà partecipare dal vivo o seguire la live in streaming.

Turn on your ears fa parte del progetto Mi sentite? Teatri sonori digitali a cura di Altre Velocità, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, e di Il pubblico al futuro, sostenuto dal Ministero della Cultura.

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